venerdì 4 marzo 2011

TELERISCALDAMENTO S.GIULIANO TERME: BOLLETTE METANO

Articolo tratto da " La voce del Serchio "

Spi-Cgil: bollette con cifre esorbitanti per i conguagli del metano



INTERVENTO



SAN GIULIANO La bolletta del metano, ovvero la protervia del potere; basterebbe un po di buon senso

In questi giorni abbiamo incontrato persone, o perché sono venute al sindacato, o le abbiamo incontrate alle assemblee che stiamo facendo, o semplicemente andando in giro, che si lamentavano della onerosa tassa del metano arrivata in questo periodo.



Una tassa molto alta, accompagnata ad altre tasse dei beni di prima necessita giunte in questo periodo, che crea disagi notevoli a tante famiglie.

Purtroppo da quando i comuni hanno deciso di non svolgere piu questa importante funzione, affidandola ad aziende, oggi private, le persone non sanno più a chi rivolgersi.



Ora sappiamo benissimo che queste aziende che erogano tali servizi, stanno facendo importanti profitti, ed essendo private, non hanno ricadute nelle bollette dei cittadini. Ci diranno che questi soldi servono per gli investimenti.



In momenti di grandi difficoltà come questi, sarebbe stato utile posticipare qualche investimento, ed alleggerire le tariffe soprattutto per le fasce sociali più deboli, invece da quando i comuni hanno abdicato a erogare tali funzioni, non hanno piu voce in capitolo,e sono costretti essi stessi a fare salti mortali per l’assenza di risorse. Se invece, ci fosse la possibilità di intervenire anche su tariffe come acqua, energia, rifiuti e metano, forse la cosa sarebbe migliore e con qualche problema in meno per tante persone.

Ma quello che rende ancora più difficile la situazione, è che queste aziende, spediscono le fatture, magari coi conguagli con cifre esorbitanti, costringendo le persone, o a fare sacrifici e pagare , oppure, oltre ad avere difficoltà debbono subire anche l’umiliazione di andare allo sportello a chiedere il frazionamento della tariffa, prorogando anche le difficoltà.



Delle volte basterebbe poco per venire incontro alle persone, avendo un po di buona volontà.

Basterebbe spalmare in tutto l’arco dell’anno gli scatti dei consumi, pagando la solita cifra sia in estate che in inverno, il peso sarebbe minore e forse le persone pagherebbe meno, perché se durante l’arco dell’anno ci fossero degli aumenti sarebbero pagati in misura inferiore, se invece, la maggior parte degli scatti ed i conguagli vanno a fine anno, eventuali aumenti nella metà e seconda parte dell’anno ricadono su una cifra maggiore con un danno per i cittadini.



Inoltre le persone avrebbero la certezza della spesa redistribuita.

Invece queste aziende, per risparmiare nei costi di gestione, non controllano più i contatori, chiedono la autolettura, una volta l’anno, e poi fanno delle previsioni di consumo e chiedono la cifra da pagare, che è sempre molto alta, a questo punto deve essere il cittadino a dimostrare il contrario o chiedere il frazionamento della cifra, con tutte le conseguenze anche morali.







Non può andare bene cosi, e non è giusto. Il buon senso invece del cinismo aiuterebbe molto, ma forse, in questa società e per come vanno le cose anche il solo sperare nel buon senso è un lusso che non possiamo avere.



Franco Marchetti SPI-CGIL

San Giuliano T

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