sabato 22 maggio 2010

120 FAMIGLIE SENZA ACQUA CALDA TELERISCALDAMENTO SAN GIULIANO TERME

120 Famiglie rischiano nuovamente di rimanere senza poter usufruire dell'acqua calda e del riscaldamento per la conseguenza della non riattivazione del Teleriscaldamento a San Giuliano Terme.
 Articolo de "Il Tirreno" datato14 Maggio 2010

120 famiglie resteranno senza acqua calda


È la conseguenza della non riattivazione del teleriscaldamento


SAN GIULIANO. Teleriscaldamento, una storia infinita e un contenzioso senza confini. 120 famiglie rischiano di rimanere senza acqua calda e riscaldamento. Ipotesi purtroppo sempre più realistica dopo gli ultimi sviluppi della tormentata vicenda. La preoccupazione è diffusa e palpabile dopo che è stata depositata l'ordinanza con la quale il tribunale di Pisa ha sciolto la riserva circa il procedimento di reclamo proposto dalla società Esco. Di fatto è stato rigettato il reclamo per mancanza di presupposti riguardo la concessione. In pratica viene revocato il decreto che conteneva l'ordina di riattivazione dell'impianto. Dunque un nuovo colpo di scena. Il caso diviene ancora maggiormente confuso e complesso. Il Comune, come annuncia il sindaco Paolo Panattoni, si tira da parte dopo aver esercitato la sua opera istituzionale. Chi rischia grosso è l'utenza. C'è da registrare una presa di posizione dell'Italia dei Valori che in giunta è rappresentata dall'assessore Enzo Pannilunghi. L'Idv dice: «È lecito domandarsi quanto denaro pubblico è stato sprecato. È possibile che ciò che in tutto il resto d'Italia ha avuto una sua valida ragione di essere, da noi si sia trasformato in una inspiegabile debacle con un costo così elevato?». «Di sicuro - aggiunge l'Italia dei Valori - intendiamo assumerci l'impegno di verificare tutte le opzioni per poter dare un futuro all'impianto. Per fare ciò con un minimo di razionalità sarà necessario mettere in atto alcune fasi. Per primo far richiedere ad un soggetto competente uno studio con lo scopo di rispondere ai quesiti di livello della validità tecnologica dell'impianto ed il suo stato attuale, poi l'economicità della gestione dell'impianto stesso ed infine i costi di eventuali adeguamenti tecnologici e dimensionali». P.L.A.

Fonte diretta

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